Il percorso ha inizio all' altezza della pizzeria Invito, nella parte nordovest di Bagno di Romagna (496 slm).
Seguendo la strada asfaltata, transitiamo in salita di fronte alla caserma dei carabinieri, quindi continuiamo sulla sx di fianco a seminativi. Alla fine dell'asfalto troviamo sulla dx un basamento in legno, dove è riportato il profilo altimetrico dell'itinerario.
Da qui il percorso ricalca il tracciato della vecchia mulattiera, solo a tratti visibile.
Velocemente si giunge a Montanino di sopra, ai cui piedi, nella scarpate tra le erbe e altri arbusti, l'occhio attento può notare delle pianticelle di finocchio selvatico, mentre a sx della mulattiera due belle querce sovrastano i campi sottostanti, al cui limitare nel fondovalle scorre il torrente della Cappella.
Oltrepassiamo anche il podere la Vigna, quindi alla fine della salita, sulla dx, è posta la deviazione per il bel podere della Casina.
Continuiamo ora in pianura lungo la sterrata e, dopo aver oltrepassato una zona di rimboschimento, affrontiamo un tratto di salita inghiaiato, dove tra carpini e roverelle possiamo notare esemplari di ginepri, ginestre odorose e rose canina.
Giunti al pianoro, troviamo a Batocco l'oratorio di Santa Maria Maddalena (esistente almeno dal 1729) semidistrutto sulla dx, ed in lontananza di fronte a noi l'omonimo podere, dove attualmente ha sede un' azienda agricola.
Con un' ampia curva a dx tra i campi, inizia la larga sterrata, che dopo poco viene attraversata dalla vecchia mulattiera, che dall' oratorio di Batocco porta al podere Incisa.
TI percorso è sempre ben visibile e la leggera salita rende assai piacevole il cammino, attraversando zone a rimboschimento composti da varie specie come il cipresso dell' Arizona, il pino nero, l'abete rosso. Qui il sottobos.co è composto essenzialmente da una copertura erbacea ai cui margini lungo la nostra sterrata si possono trovare cespugli di rose selvatiche, ginepri, e nel periodo maggio-luglio anche alcune specie di orchidee.
Dopo una serie di rettilinei e curve, giungiamo ad un pianoro, da dove, volgendo lo sguardo in basso a dx, possiamo notare una bella panoramica su Bagno di Romagna mentre in alto, in direzione sud-est, si staglia la sagoma della catena appenninica, spartiacque tra Romagna e Toscana. In direzione est si nota il massiccio del monte Comero (1371 slm.) .
monte Comero
Attraversiamo in pianura campi e di seguito giungiamo alla deviazione posta sulla dx per il podere Campodonico (723 slm.): da qui il percorso inizia a salire ed in breve si arriva a Pian della Croce ( 766 slm.), piccola sella di valico dove ha inizio la deviazione per Monte Castelluccio e Monte Carpano.
Ora stiamo scendendo tra boschetti e zone galistrate, sulla dx per un piccolo tratto è ancora visibile la massicciata delimitante la vecchia mulattiera, con sotto ex coltivi, mentre sulla sx possiamo notare la valle di Paganico con ampi appezzamenti di terreni coltivati e una serie di case ancora abitate.
Dopo un piccolo tratto in pianura, poi ancora in discesa, di fronte a noi si intravedono già le rocche di Corzano. Oltrepassata una serie di curve, arriviamo al podere il Monte (710 slm.) posto sulla sx.
Affrontiamo ora una lunga discesa su sterrata inghiaiata fino a giungere al primo piazzale di posteggio e subito dopo al secondo, a cui si giunge in automobile da San Piero in Bagno.
Di fronte a noi un cancello in legno segna il limite di accesso per i veicoli, lo sorpassiamo.
Prima di giungere alle rocche soprastanti, a sx è posta la deviazione per il Casetto della Fonte e per Paganico, continuiamo e dopo poche decine di mt. giungiamo al parco di Corzano (678 slm.) di fronte a noi è posto il santuario.
Santuario di Corzano
Mantenendo la sx, imbocchiamo la vecchia mulattiera inizialmente ancora ben selciata, il cui andamento è scandito da una via Crucis bronzea, e sempre in discesa dopo una serie di tornanti arriviamo ad una maestà posta sulla dx.
Continuando ancora si giunge all' asfaltata che da San Piero in Bagno porta al piazzale di Corzano, deviamo a sx e dopo poche decine di mt. a dx ritroviamo ancora la mulattiera che velocemente ci porterà al podere Bellavista, fine della mulattiera e anche del nostro percorso.
Deviando a dx sull' asfalto in breve siamo alla chiesa parrocchiale di San Piero.